"PILLOLE di MISSION: Aria Pulita, Scuole Sicure, Futuro Sano"
Inquinamento Indoor
L’inquinamento dell’aria interna, composto da agenti chimici, fisici e biologici, rappresenta un rilevante fattore di rischio per la salute di oltre la metà della popolazione mondiale. Si stima che, in Europa, provochi ogni anno circa 200mila morti premature, oltre a diversi effetti negativi sulla salute, sul benessere e sulla produttività lavorativa e scolastica.

Attività svolte
L’inquinamento dell’aria interna, composto da agenti chimici, fisici e biologici, rappresenta un rilevante fattore di rischio per la salute di oltre la metà della popolazione mondiale. Si stima che, in Europa, provochi ogni anno circa 2 milioni di morti premature, oltre a diversi effetti negativi sulla salute, sul benessere e sulla produttività lavorativa e scolastica.

Gli inquinanti
Gli inquinanti dell’aria interna sono sostanze chimiche, fisiche o biologiche presenti nell’aria degli ambienti chiusi che possono avere effetti negativi sulla salute umana e sul benessere. Questi inquinanti possono derivare da fonti interne o essere trasportati dall’esterno.
Unità Operative - Aree Interessate
Il progetto coinvolge sei regioni italiane: una del Nord (Lombardia), tre del Centro (Marche, Toscana e Lazio) e due del Sud (Puglia e Sicilia)
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FAQ Progetto MISSION
L’inquinamento indoor si riferisce alla presenza di agenti contaminanti chimici, fisici e biologici nell’aria degli ambienti chiusi, come case, uffici, scuole e luoghi di lavoro. Questi contaminanti possono includere sostanze come il fumo di sigaretta, il radon, le polveri sottili (PM), le muffe, i composti organici volatili (VOC), e persino virus e batteri. Rispetto agli spazi esterni, l’aria interna può risultare più inquinata a causa della minore ventilazione, che contribuisce a concentrare le sostanze nocive. Gli effetti dell’inquinamento indoor sulla salute variano, ma possono includere problemi respiratori, allergie, irritazioni e malattie a lungo termine, come patologie polmonari o cardiache.
Gli ambienti scolastici possono esporre studenti e personale a una varietà di contaminanti indoor che includono agenti chimici come i VOC (presenti in prodotti di pulizia e materiali edilizi), biologici come muffe e batteri, e fisici come le polveri sottili e il radon. Questi agenti possono causare sintomi quali irritazione agli occhi, naso e gola, mal di testa, stanchezza, e peggioramento di condizioni respiratorie preesistenti come asma e allergie. Bambini e adolescenti sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento indoor a causa del loro sistema immunitario in sviluppo e del maggiore tempo trascorso in ambienti chiusi come le aule. A lungo termine, l’esposizione a queste sostanze può compromettere il rendimento scolastico e lo sviluppo fisico e cognitivo.
Il monitoraggio della qualità dell’aria interna (IAQ) nelle scuole avviene attraverso campagne di misurazione specifiche che rilevano i livelli di inquinanti come polveri sottili (PM), CO2, VOC, radon e altri contaminanti. I tecnici installano sensori ambientali nelle aule e negli spazi comuni per raccogliere dati sulla concentrazione di questi agenti. Inoltre, vengono monitorati parametri microclimatici come temperatura e umidità, che possono influire sulla presenza e la diffusione dei contaminanti. I risultati del monitoraggio vengono poi analizzati per identificare eventuali situazioni di rischio e pianificare interventi di miglioramento della ventilazione o l’installazione di sistemi di purificazione dell’aria.
Il radon è un gas radioattivo naturale che proviene dalla decomposizione dell’uranio presente nelle rocce e nel suolo. In assenza di una corretta ventilazione, questo gas può accumularsi in ambienti chiusi come scuole, case e edifici pubblici, in particolare nei locali sotterranei o seminterrati. L’esposizione a lungo termine a elevate concentrazioni di radon aumenta il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. Poiché le scuole sono luoghi frequentati quotidianamente da bambini, che respirano quantità maggiori di aria rispetto agli adulti in rapporto al loro peso corporeo, è essenziale monitorare i livelli di radon nelle aule per prevenire rischi sanitari futuri. In Italia, la normativa prevede il monitoraggio del radon e interventi correttivi qualora si superino le soglie di sicurezza.
Per ridurre l’inquinamento indoor nelle scuole, sono essenziali misure preventive e correttive come:
- Miglioramento della ventilazione naturale e meccanica, favorendo il ricambio dell’aria e riducendo la concentrazione di contaminanti.
- Installazione di sistemi di purificazione dell’aria, che combinano filtrazione, sanificazione UVC e controllo della CO2 per abbattere i livelli di inquinanti e ridurre la trasmissione di virus e batteri.
- Utilizzo di materiali da costruzione e arredi a basse emissioni di VOC.
- Monitoraggio continuo della qualità dell’aria con sensori che rilevano inquinanti come PM, CO2 e radon, permettendo interventi tempestivi.
- Pulizia e manutenzione regolare degli impianti di climatizzazione e dei sistemi di ventilazione, per evitare la proliferazione di muffe e batteri.
L’efficienza energetica e la qualità dell’aria interna possono essere in conflitto se non gestite correttamente. Molti edifici scolastici, per migliorare l’efficienza energetica, vengono sigillati per ridurre la dispersione di calore, ma ciò può compromettere il ricambio d’aria, aumentando la concentrazione di contaminanti indoor. Per questo motivo, è fondamentale adottare strategie che integrino efficienza energetica e ventilazione. Ad esempio, l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) permette di ridurre i consumi energetici mantenendo un flusso costante di aria pulita. Inoltre, la coibentazione corretta e l’uso di materiali isolanti a basso impatto ambientale contribuiscono a mantenere buone condizioni di IAQ senza sacrificare il risparmio energetico.